VI tappa: Rifugio Trivena- Lardaro

Una delle ultime tappe decisamente impegnative, forse la più impegnativa in assoluto.

La tappa è consigliabile alle famiglie solo da malga Magiassone fino all’imbocco degli ultimi metri del Passo del Frate, e dal Colle dei Morti A Forte Larino.

La parte iniziale della tappa è forse un po’ troppo scoscesa e alcuni passaggi in passerella possono essere difficili per le famiglie. L’accesso al Passo del Frate, la salita al Monte Corona e la successiva discesa fino al Colle dei Morti sono impegnative con buona parte del tracciato su sentiero attrezzato e solo per escursionisti esperti. Va da se quindi che solo chi conosce la montagna e i suoi pericoli può fare la tappa nella sua totalità.
Anche oggi il tempo per pensare ad altre cose che non siano il sentiero sono state poche e tutte relazionate, come negli ultimi giorni alla difficoltà del tracciato che noi in primis abbiamo provato.

Le trincee sulla cresta della montagna, dove, anche il primo d’agosto soffia un vento freddo e l’umidità è tanta, dove un cordino ti protegge dal cadere, la vita 100 anni fa, nei mesi autunnali o invernali doveva essere terribile. Come si poteva vivere mesi interi a quelle quote? Su quelle montagne, in quelle condizioni? come si poteva vivere nelle viscere della montagna in tunnel scavati nella roccia più profonda? Morire a 16-25-30 o anche 40 anni lasciando i propri cari a casa propria. Unica consolazione era la compagnia della nuova famiglia. Quei soldati, i tuoi commilitoni che nonostante tutte le difficoltà, o forse grazie a quelle difficoltà, ti erano vicini nella disperazione e nella felicità che riempiva le giornate. Giornate in cui l’attesa regnava sovrana, attendere la morte che poteva venire da una parte del fronte o dall’altra, morte che poteva venire da un soldato nemico o per errore dall’amico, oppure quella peggiore, la morte del plotone d’esecuzione “amico”. 

Anche su queste montagne chissà quanti, non conoscendo le montagne, si sono rifiutati, per legittima paura, di avanzare, camminare, attaccare il nemico e sono stati giustiziati. Chissà quanti hanno avanzato e hanno temuto più il terreno che non il nemico, e sono caduti.

All’ arrivo, una delegazione degli Alpini di Roncone e Daone rispettivamente composte dal capogruppo di Roncone Luigi Mussi, Bazzoli Enzo, Filosi Stefano, Iori Giorgio, Loris Armani, Roseo Paolo; dal capogruppo di Daone “Pepe”, Giuseppe Manni e dal capo mandamento Val Giudicarie e Rendena Dario Pellizzari ci hanno accolto con la loro solita simpatia e disponibilità. Abbiamo condiviso con loro l’ottima cena che ci hanno preparato e ascoltato i loro racconti, di guerra e non solo. E ci hanno offerto la loro sede come ricovero per la notte!!
Noi stiamo camminando per la Pace e tu cosa fai per la Pace?

We are walking for Peace and what are you doing for Peace?

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